Finché si accontenta dell’immagine che al momento ha di se stesso, l’essere umano viene trattenuto nei gradi inferiori della sua coscienza, perché tale immagine, così mediocre e prosaica, lo influenza e lo limita. È necessario che egli lavori per formare di sé un’immagine più bella, più nobile e più luminosa. Agendo su di lui, quell'immagine produrrà altre vibrazioni più sottili, e susciterà in lui slanci più nobili e più generosi: egli proverà il bisogno di assomigliare a quell'immagine, ed è così che avanzerà e si eleverà. Senza questa immagine – l'unica in grado di trascinarlo verso l’alto – l’essere umano è condannato a stagnare e non conoscerà mai la propria realtà. Direte: «Ma quale realtà? La realtà è ciò che io sono, qui, adesso!». No, questa realtà non è veramente reale. La vostra vera realtà è il vostro Sé superiore. Il resto, quel che voi considerate una realtà, è un’illusione, una menzogna. Ecco perché dovete cercare di elevarvi fino al vostro Sé superiore, al vostro Sé divino, che è il solo ad essere reale, e fare sforzi per identificarvi in lui.
Cerca per data 22/09/2015 - Omraam Mikhaël Aïvanhov - Edizioni Prosveta
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