mercoledì 7 dicembre 2016

Abitudine (Un') - da prendere: non abituarsi a niente / Habit - one to acquire is that of not becoming accustomed to anything / une Habitude à prendre : ne s’habituer à rien / Zur Gewohnheit machen - sich nichts angewöhnen

"A forza di vedere e sentire troppe cose, la maggior parte delle persone finisce per essere satura, disillusa. Costoro hanno l'impressione di non avere più nulla da imparare: lasciano scivolare la propria attenzione senza mai soffermarsi su niente, e in loro non si imprime più nulla. Dicono: «Questo lo so... Questo l'ho già visto... E anche questo... e anche quest'altro...». Allora guardano senza vedere, ascoltano senza udire. Eh sì, l'abitudine... Ma non c'è niente di più dannoso che lasciarsi governare dall'abitudine: il cervello si rammollisce.
In realtà l'unica abitudine da prendere è quella di non abituarsi a nulla, e guardare sempre sotto una nuova luce e con nuova attenzione le idee, gli esseri e gli oggetti. Osservateli, studiateli come se li incontraste per la prima volta: scoprirete allora i legami che esistono tra loro, e qualcosa della vita dell'universo si rivelerà a voi. Di tanto in tanto sforzatevi anche di respirare e di mangiare come se fosse la prima volta."

"People see and hear so many things that most of them end up becoming swamped and indifferent. They feel they have nothing left to learn – they allow their attention to skim over things without resting anywhere, and nothing makes an impression on them any longer.

martedì 6 dicembre 2016

Nutrimento - che noi possiamo diventare per le entità celesti e per il Signore / Food - that we can become, for the heavenly entities and for the Lord / la Nourriture que nous pouvons devenir pour les entités célestes et le Seigneur / Nahrung - können wir für himmlische Wesen und den Herrn sein

"Ogni giorno noi mangiamo; ma non scandalizzatevi se vi dico che noi pure serviamo da nutrimento ad altre entità. Le entità luminose prendono i nostri buoni pensieri e i nostri buoni sentimenti – ossia tutto ciò che in noi è ispirato dalla saggezza e dall'amore – per nutrirsene. Ci considerano come alberi che producono fiori e frutti; e quando vengono a cogliere quei frutti, non spezzano i nostri rami, ma ci innaffiano e ci curano affinché possiamo dare frutti ancora più gustosi. Ma esistono pure le entità tenebrose, i demoni. Anche loro hanno bisogno di nutrirsi, e vanno a servirsi presso quegli esseri umani i cui cattivi propositi e i cui cattivi sentimenti rappresentano per loro dei piatti succulenti: queste entità si prendono tutte le loro energie e li lasciano spossati. 
Non c'è niente di peggio che essere divorati dagli spiriti tenebrosi, e niente è più salutare che servire da nutrimento alle entità celesti. Ecco perché gli Iniziati ci dicono che ogni giorno dobbiamo offrirci al Signore affinché si nutra di noi. Con questa immagine ci rivelano che l'ideale spirituale dell'essere umano è quello di essere assorbito dal Signore, per poter avere in Lui la propria dimora. "

lunedì 5 dicembre 2016

Scoraggiamento - un rimedio: rimanere estasiati davanti all'opera divina / Discouragement - a remedy: wonder at the work of the divine / le Découragement - un remède : s’émerveiller devant l’œuvre divine / Entmutigung - Bewunderung göttlicher Werke heilt sie

"È già accaduto che, in un attimo di scoraggiamento, alcuni artisti abbiano distrutto certe loro opere. È normale non essere mai totalmente soddisfatti delle proprie creazioni, ma perché arrivare al punto di distruggerle? Quegli artisti non solo hanno fatto del male a se stessi, ma hanno anche privato l'umanità di grandi tesori. La motivazione del loro gesto deriva dal fatto che essi erano rimasti troppo concentrati su se stessi, sulle proprie difficoltà, le proprie angosce, i propri tormenti. Non avevano saputo uscire dai limiti del proprio sé per mettersi in contatto con tutto ciò che di buono e bello esiste negli esseri umani e nella creazione. Solo questo atteggiamento avrebbe potuto proteggerli impedendo loro di dirigere quell'insoddisfazione contro la propria opera.

domenica 4 dicembre 2016

Acqua - un supporto per il lavoro spirituale / Water - a support for spiritual work / l’Eau - un support pour le travail spirituel / Wasser - unterstützt die spirituelle Arbeit

"Per il vostro lavoro spirituale, imparate a servirvi dell'acqua. Per esempio: dopo esservi ben lavati le mani, prendete un bicchiere d'acqua pura – preferibilmente acqua di sorgente – tenete il bicchiere nella mano sinistra e immergetevi uno o due dita della mano destra, concentrandovi su una qualità che vorreste acquisire, su un progresso che vorreste realizzare, o anche semplicemente per migliorare la vostra salute. 
Alcuni bravi guaritori hanno potuto migliorare lo stato di certi malati dando loro da bere dell'acqua che avevano magnetizzato. Tuttavia non crediate che con questo mezzo ritroverete immediatamente la salute o guarirete le persone intorno a voi: sarebbe davvero molto presuntuoso.

sabato 3 dicembre 2016

Viso - vi si inscrivono i nostri pensieri e i nostri sentimenti / Face, Our - our thoughts and our feelings are etched on it / le Visage - nos pensées et nos sentiments s’inscrivent sur lui / Gesicht - Gedanken und Gefühle schreiben sich darauf ein

"Quante persone sono abitate da pensieri e sentimenti che le paralizzano, e anche se si sforzano di mostrare un viso aperto e accogliente, non ci riescono. Tutto rimane rigido, impossibile far muovere i muscoli del loro viso e animarne i tratti; e se cercano di sorridere, appare solo una smorfia. Questa è la dimostrazione che quelle persone hanno trascorso la vita a stagnare nelle regioni inferiori della volontà, del cuore e dell'intelletto, senza che un elemento dell'anima o dello spirito sia mai venuto a visitarle. 
Nei Vangeli è scritto: «Se non diventate come bambini, non entrerete nel Regno dei cieli». Perché? Perché i bambini hanno un viso aperto: ridono, sorridono, sono vivi. Allora, fate attenzione al vostro viso! Se arrivate alla porta del Paradiso con una faccia scura, vi sentirete dire: «No, no, non potete entrare con quell'aspetto. Qui si accettano solo visi aperti, visi di bambini». Cosa credete? Ci sono dei guardiani che stanno alle porte del Cielo, e quando voi vi presenterete, guarderanno l'espressione del vostro volto. Se avrete i lineamenti contratti e un'aria imbronciata, vi diranno: «No, fate dietro front, qui non siete i benvenuti! Tornerete quando avrete un altro viso». Non ci credete? Ebbene, un giorno lo verificherete."

venerdì 2 dicembre 2016

Entità luminose - le attiriamo con il nostro amore / Entities of light - our love draws them to us / les Entités lumineuses - nous les attirons par notre amour / Lichtwesen - wir ziehen sie durch unsere Liebe an

"Che siate soli nella natura oppure nella vostra stanza, in realtà non siete mai soli: ci sono entità che partecipano alla vostra vita. Colui che lavora per il bene incontra ovunque entità luminose che gioiscono con lui e lo aiutano nelle difficoltà facendogli intravedere delle vie d'uscita, delle soluzioni ai suoi problemi. Il più delle volte ciò avviene a sua insaputa; ma se egli si sforza di prendere coscienza di quelle presenze benevole, ne beneficerà molto di più.

giovedì 1 dicembre 2016

Verità - un mondo profondamente nascosto in noi / Truth - a deeply buried world within us / la Vérité - un monde enfoui profondément en nous / Wahrheit - eine tief vergrabene Welt

"Tutti portate in voi stessi la verità, poiché essa è un mondo nascosto nelle profondità della vostra coscienza; e tuttavia ne ignorate l'esistenza fino al momento in cui una parola pronunciata, una frase letta o un incontro fanno sprizzare la scintilla. Ecco perché è molto importante per voi avvicinare persone che potranno produrre in voi tali scintille. Qualche minuto prima ignoravate, e qualche minuto dopo scoprite che in realtà sapevate. Quanti di voi ne hanno già fatto l'esperienza! Ciò prova che, nel momento in cui sentite o leggete una verità, questa può risvegliare in voi reminiscenze di un lontano passato.