lunedì 30 novembre 2015

Famiglia universale - sforzarsi di sentire che le apparteniamo

"Chi si sposa aggiunge alla sua parentela un suocero, una suocera e un certo numero di cognate, cognati, nipoti, cugini ecc. Tutto questo però non lo rende necessariamente più consapevole di cosa sia realmente una famiglia. Si può benissimo allargare la cerchia delle persone che si frequentano e tuttavia conservare la medesima coscienza ristretta, limitata, egoista: lo si constata tutti i giorni. Fondare una famiglia, e anche avere dei figli, non costituisce ancora una prova che si sia capaci di quell’allargamento della coscienza che si manifesta con un atteggiamento di nobiltà e disinteresse: accettare di limitarsi, di soffrire e di sacrificarsi per gli altri. Ma c’è un ulteriore passo da fare. Al di là della vostra stessa famiglia – quella alla quale già appartenete e quella che volete fondare – pensate che siete un membro della grande famiglia universale delle creature di Dio. Questo pensiero vi dia gioia e vi ispiri a lavorare ogni giorno per quella famiglia."


Omraam Mikhaël Aïvanhov (1900-1986) Maestro spirituale di origine macedone, visse dapprima in Bulgaria e nel 1937 si stabilì in Francia  dove diede l’essenziale del suo insegnamento. 


il pensiero del giorno - Omraam Mikhaël Aïvanhov

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