"Quanti filosofi inventano sistemi che riportano unicamente la loro personale visione del mondo! E troppo spesso, tale visione, necessariamente limitata, riflette le loro lacune spirituali, psichiche, intellettuali o anche fisiche. Per non parlare di quelli che, cercando di coltivare l'originalità, si sforzano di presentare nuove teorie. La verità è che non esiste un unico sistema di spiegazione dell'universo, un unico sistema che renda conto di ciò che sono il Creatore, la creazione e le creature; e il filosofo, nelle sue meditazioni, deve sforzarsi di trovarne i fondamenti.
Che poi esprima i risultati delle sue ricerche in base al proprio temperamento o la propria sensibilità – si può dire anche con la “propria voce” – è normale. Un cantante che deve eseguire una parte non può farlo se non con la propria voce, e attraverso questa egli esprime tutto ciò che lui stesso è in profondità. Deve però rispettare lo spartito, ossia non ha il diritto di cantare altre note se non quelle che sono scritte.
Che poi esprima i risultati delle sue ricerche in base al proprio temperamento o la propria sensibilità – si può dire anche con la “propria voce” – è normale. Un cantante che deve eseguire una parte non può farlo se non con la propria voce, e attraverso questa egli esprime tutto ciò che lui stesso è in profondità. Deve però rispettare lo spartito, ossia non ha il diritto di cantare altre note se non quelle che sono scritte.