"È detto nei Salmi: «Il giusto fiorirà come la palma». È un'immagine magnifica, ma come interpretarla?
La palma è un albero che cresce nelle sabbie del deserto. Là, il sole brucia in modo atroce e l'acqua è estremamente rara. Tuttavia la palma dice: «Mostrerò cosa sono capace di fare nelle peggiori condizioni», e offre i suoi datteri, che sono più dolci e zuccherini di ogni altro frutto. La palma è dunque alchimista: trasforma la sabbia in zucchero. Viceversa, un arbusto come il prugnolo selvatico, anche se piantato in un terreno molto ricco, ben irrigato e in un clima favorevole, riesce a produrre solo frutti aspri, immangiabili.
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martedì 6 settembre 2016
domenica 25 ottobre 2015
Doni e qualità - a ogni incarnazione l’essere umano deve lavorare per riconquistarli / Gifts and qualities - every human being must work to regain them in each incarnation / Dons et qualités - à chaque incarnation tout être humain doit travailler pour les reconquérir / Dones y cualidades - en cada encarnación todo ser humano debe trabajar para reconquistarlos / Gaven en kwaliteiten - bij iedere incarnatie moet elk menselijk wezen werken om ze te heroveren / Înzestrări și calități - în fiecare încarnare, orice ființă umană trebuie să lucreze să le redobândească
"Qualunque sia il grado di evoluzione raggiunto nelle sue precedenti incarnazioni, ogni essere umano che scende sulla terra deve ricominciare la sua istruzione e il suo apprendistato: è una legge. Perfino i grandi geni del passato che tornano a incarnarsi sono obbligati a istruirsi di nuovo nella propria disciplina e a esercitarsi. Ciò che li distingue dagli altri è che essi ottengono risultati più rapidamente; ma tutti, senza eccezione, devono ricominciare il lavoro affinché le loro qualità si manifestino di nuovo pienamente in questa esistenza. Se Mozart non avesse trovato in una famiglia di musicisti le condizioni necessarie all’apprendimento e allo sviluppo dei doni che egli riportava dal passato, il suo genio forse non si sarebbe rivelato in modo altrettanto eclatante.
venerdì 11 settembre 2015
Entità celesti - trovare l'atteggiamento interiore che le tratterrà accanto a noi / Entities, heavenly - finding the inner attitude that will keep them close / les Entités célestes - trouver l’attitude intérieure qui les retiendra auprès de nous / Las Entidades celestiales - encontrar la actitud interior que las retenga junto a nosotros / De hemelse entiteiten - de innerlijke houding vinden die hen bij ons zal houden / Entitățil celeste - să găsim atitudinea interioară ce le va reține lângă noi
"Se volete ricevere la visita delle entità che scendono dalle regioni celesti, preparate per loro condizioni adatte. Queste entità sono sempre pronte a farvi visita e ad aiutarvi, ma hanno bisogno di sentire che nel vostro cuore e nella vostra anima c’è un luogo dove potranno stabilirsi, lavorare e riporre le proprie ricchezze.
L'unica cosa che può allontanare queste entità è la negligenza degli esseri umani, la scarsa attenzione che essi hanno per la loro presenza e il loro aiuto. Queste entità sanno che essi sono imperfetti, deboli, sciocchi, li scusano anche, e non si fermano a questo, anzi, dicono: «Oh, poveretti, in che stato si trovano. Bisogna soccorrerli!». Ma se vedono che i loro doni non vengono apprezzati, li abbandonano. Queste entità non hanno alcun bisogno della considerazione o della riconoscenza degli umani, ma sanno che la negligenza e l’ingratitudine impediranno ad essi di beneficiare del loro sostegno. "
"If you want entities to come down from the heavenly regions to visit you, you have to prepare the right conditions for them. These entities are always ready to visit you and help you, but they have to feel that there is a place in your heart and soul where they will be able to settle, work and place their riches.
L'unica cosa che può allontanare queste entità è la negligenza degli esseri umani, la scarsa attenzione che essi hanno per la loro presenza e il loro aiuto. Queste entità sanno che essi sono imperfetti, deboli, sciocchi, li scusano anche, e non si fermano a questo, anzi, dicono: «Oh, poveretti, in che stato si trovano. Bisogna soccorrerli!». Ma se vedono che i loro doni non vengono apprezzati, li abbandonano. Queste entità non hanno alcun bisogno della considerazione o della riconoscenza degli umani, ma sanno che la negligenza e l’ingratitudine impediranno ad essi di beneficiare del loro sostegno. "
"If you want entities to come down from the heavenly regions to visit you, you have to prepare the right conditions for them. These entities are always ready to visit you and help you, but they have to feel that there is a place in your heart and soul where they will be able to settle, work and place their riches.
lunedì 13 luglio 2015
Amore verso se stessi - coscienza della propria dignità di figli di Dio / Love of self - awareness of our dignity as a son or daughter of God / l’Amour de soi - conscience de sa dignité de fils de Dieu / El Amor hacia nosotros mismos - conciencia de nuestra dignidad de hijos de Dios / Eigenliefde - bewustzijn van de waardigheid een kind van God te zijn / Iubirea de sine - conștiința propriei demnități de fiu al Domnului
"Coloro che pensano che non si debba amare se stessi sono in errore. Amarsi è normale, è la natura stessa che ha dato questo istinto ai suoi figli. Essi però devono imparare ad amarsi cominciando con l'essere coscienti della propria dignità di figli di Dio.
Quando si mangia e si beve qualunque cosa e in qualche modo, quando ci si intossica i polmoni col tabacco, quando ci si avvelena con pensieri e sentimenti distruttivi, si ha forse amore per se stessi? No. Amarsi significa vegliare a non lasciar entrare dentro di sé nessun elemento impuro, nocivo, sia esso fisico o psichico. Sì, perché tramite la purezza si preparano le condizioni per ricevere la visita di entità luminose. E se siete attenti a non fare del male agli altri, ma al contrario ad aiutarli, a confortarli e a consolarli, ecco che preparate le condizioni affinché il Signore venga a dimorare in voi e a portarvi le Sue benedizioni. Ecco come dovete amare. "
"Those who think they must not love themselves are mistaken. It is normal to love oneself – nature has given its children this instinct. But they must learn to love themselves, starting by being aware of their dignity as a son or daughter of God.
Do people really love themselves when they eat and drink any old thing any old how, when they pollute their lungs with tobacco or poison themselves with destructive thoughts and feelings? No. Loving yourself means being careful not to allow in any impure, harmful element, either physically or psychically.
Quando si mangia e si beve qualunque cosa e in qualche modo, quando ci si intossica i polmoni col tabacco, quando ci si avvelena con pensieri e sentimenti distruttivi, si ha forse amore per se stessi? No. Amarsi significa vegliare a non lasciar entrare dentro di sé nessun elemento impuro, nocivo, sia esso fisico o psichico. Sì, perché tramite la purezza si preparano le condizioni per ricevere la visita di entità luminose. E se siete attenti a non fare del male agli altri, ma al contrario ad aiutarli, a confortarli e a consolarli, ecco che preparate le condizioni affinché il Signore venga a dimorare in voi e a portarvi le Sue benedizioni. Ecco come dovete amare. "
"Those who think they must not love themselves are mistaken. It is normal to love oneself – nature has given its children this instinct. But they must learn to love themselves, starting by being aware of their dignity as a son or daughter of God.
Do people really love themselves when they eat and drink any old thing any old how, when they pollute their lungs with tobacco or poison themselves with destructive thoughts and feelings? No. Loving yourself means being careful not to allow in any impure, harmful element, either physically or psychically.
giovedì 19 marzo 2015
Voce del Cielo - alcuni criteri per riconoscerla
« Alcune
persone credono che Dio o gli spiriti celesti parlino loro, e si
affrettano a renderne partecipi tutti quanti. Ovviamente si può sempre
raccontare ciò che si vuole, ma esistono criteri irrefutabili per
riconoscere se la voce che si dice di aver udito venga veramente dal
Cielo o se si tratta solo di elucubrazioni. Ed ecco quali sono questi
criteri. Per prima cosa, riuscire a distinguere chiaramente il cammino
da seguire e procedere con fermezza lungo tale cammino. In seguito,
diventare sempre più aperti verso gli altri per comprenderli, amarli e
aiutarli, e sentirsi in ogni istante colmi di riconoscenza verso il
Signore. Infine, avere una volontà libera in modo da compiere senza
impedimenti tutto ciò che è giusto, buono e bello.
Chi soddisfa queste tre condizioni può essere certo che la voce che ha udito (diciamo così) veniva proprio dal Cielo. Ma perché andare a raccontarlo ovunque? Non è necessario. » |
Omraam Mikhaël Aïvanhov |
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